sabato 12 marzo 2016

UNA FAMOSA CANZONE SICILIANA
Ciuri ciuri  - Fiori fiori


Ciuri ciuri                                              -           Fiori fiori
ciurì di tuttu l'annu                                -           fiori di tutto l’anno
l'amuri ca mi dasti ti lu tornu.                -           L’amore che mi hai dato te lo rimando
Ciuri di rosi russi a lu sbucciari,                        -           fiori di rose rosse allo sbocciare
amaru l'omu ca fimmini cridi,                -           guai all’uomo che alle donne crede,
amaru cu si fa supraniari                      -           guai a chi si fa dominare,
lustru di paradisu non nni vidi               -           luce di Paradiso non ne vede.


Ciuri di gersominu abbrancicanti,         -           Fiori di gelsomino rampicante,
mi scialu, ridu e cantu allegramenti,     -           me la godo, rido e canto allegramente,
tutti li notti li passu cca avanti,              -           tutte le notti le passo qui davanti
ppi fariti dispetti eternamenti.               -           Per farti dispetti eternamente.
Ciuri ciuri ciurì di tuttu l'annu                -           fiori fiori fiori di tutto l’anno
l'amuri ca mi dasti ti lu tornu.                -           L’amore che mi hai dato te lo rimando

Si troppu dispittusa tu ccu mia             -           Sei troppo dispettosa tu con me,
si’ brutta ‘nta la facci e ‘nta lu cori        -           sei brutta nella faccia e nel cuore,
cascu du lettu si mi ‘nsonnu a tia         -           casco dal letto se sogno di te,
amara a cui ti pigghia pi mugghieri!      -           Guai a chi ti prenderà in moglie!

Ciuri ciuri ciurì di tuttu l'annu                -           fiori fiori fiori di tutto l’anno
l'amuri ca mi dasti ti lu tornu.                -           L’amore che mi hai dato te lo rimando
Lu sabatu si chiama “allegracori”,        -           Il sabato si chiama “allegracuore”,
biatu cu avi bedda la mugghieri:            -           beato colui che ha la moglie bella:
cu l’avi bedda ci porta i dinari,              -           colui che l’ha bella le porta i denari,

cu l’avi brutta ci mori lu cori!                 -           E a chi l’ha brutta gli muore il cuore!



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