giovedì 3 marzo 2016

LE STORIE POPOLARI DI GIUFA’
Giufà, chiamato a volte anche Giucà, è un personaggio letterario della tradizione orale popolare della Sicilia.
Egli è un personaggio sciocco e credulone, ma nello stesso tempo, a suo modo, furbo e anche fortunato perché quasi sempre le sue avventure hanno un lieto fine.
A raccogliere e a scrivere le storie di Giufà ci ha pensato Giuseppe Pitré (1841 – 1916) medico, storico, filologo, letterato, Pitré si può considerare come il fondatore della scienza folkloristica in Italia, in quanto diede alle ricerche non solo un grande impulso, ma ordine, sistemazione, metodo.

  



Giufà e Il principe poeta.
C'era una volta un principe che si vantava di essere un grande poeta. Alcuni ipocriti lo elogiarono al punto che finì per convincersi di essere il principe dei poeti. Un giorno, al termine della lettura di una delle sue poesie, Giufà rimase in silenzio mentre i soliti laudatori cominciarono a disquisire sull'efficacia di un certo genere retorico o sullo stile del verso. Il principe allora chiese a Giufà: - Forse la mia poesia non ti piace?... Non ti sembra eloquente? Giufà rispose: - Non ha neanche un'infarinatura d'eloquenza! Gli ipocriti levandosi indignati indussero il principe a gettarlo in prigione. Così Giufà restò in galera per un mese intero. In un'altra occasione il principe recitò una nuova poesia. Giufà era tra i presenti: terminata la lettura tentò di andarsene alla chetichella, ma il principe lo sorprese e gli disse: - Ehi tu, dove vai? Giufà serafico rispose: - In prigione, sire!

(Tratto da Letture per giovani, a cura di Dino Ticli)

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