LE STORIE POPOLARI DI GIUFA’
Giufà, chiamato a volte anche Giucà, è un personaggio letterario della tradizione
orale popolare della Sicilia.
Egli è un personaggio
sciocco e credulone, ma nello stesso tempo, a suo modo, furbo e anche fortunato
perché quasi sempre le sue avventure hanno un lieto fine.
A
raccogliere e a scrivere le storie di Giufà ci ha pensato Giuseppe Pitré (1841 – 1916) medico, storico, filologo, letterato,
Pitré si può considerare come il fondatore della scienza folkloristica in Italia, in quanto
diede alle ricerche non solo un grande impulso, ma ordine, sistemazione,
metodo.
Giufà e Il principe
poeta.
C'era una volta un principe che si
vantava di essere un grande poeta. Alcuni ipocriti lo elogiarono al punto che
finì per convincersi di essere il principe dei poeti. Un giorno, al termine
della lettura di una delle sue poesie, Giufà rimase in silenzio mentre i soliti
laudatori cominciarono a disquisire sull'efficacia di un certo genere retorico
o sullo stile del verso. Il principe allora chiese a Giufà: - Forse la mia
poesia non ti piace?... Non ti sembra eloquente? Giufà rispose: - Non ha
neanche un'infarinatura d'eloquenza! Gli ipocriti levandosi indignati indussero
il principe a gettarlo in prigione. Così Giufà restò in galera per un mese
intero. In un'altra occasione il principe recitò una nuova poesia. Giufà era
tra i presenti: terminata la lettura tentò di andarsene alla chetichella, ma il
principe lo sorprese e gli disse: - Ehi tu, dove vai? Giufà serafico rispose: -
In prigione, sire!
(Tratto
da Letture per giovani, a cura di Dino Ticli)
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