sabato 19 dicembre 2015



Meetale Contest DICEMBRE 2015

Mercoledì 23/12 ore 19.00



IN BARCA NEL PARADISO TERRESTRE

L’acqua bassa dello Stagnone era una tavola piatta: non si scorgeva una cresta d’onda fino alle tre isole montagnose che emergevano, aride e rocciose, dalla superficie liquida. Le alghe, striate di verde, al passaggio della barca creavano una curiosa danza sinuosa come fili di fumo che si contorcevano lentamente verso l’alto. Questo spettacolo armonioso e rassicurante scomparve improvvisamente, come risucchiato dalle viscere marine senza fondo, non appena oltrepassammo l’isola Lunga che, con il suo abbraccio, forma e protegge la laguna.
Ritrovarmi a galleggiare su quell’abisso mi gelò il sangue nelle vene e, pensando che fosse il modo migliore per rendere più stabile la barca, diventai una statua vivente. Seduto sulla tavola-sedile, incastrata tra le due sponde dell’imbarcazione, neanche Ercole avrebbe potuto schiodare il mio sedere e tantomeno fare mollare alle mie dita la presa dai due scalmi a cui mi ero attaccato con le braccia aperte come quelle di un Cristo crocifisso.
Gaspare, mio fratello, non solo era rilassato, ma faceva specie, stando dritto sulla poppa e governando, disinvoltamente, con il piede nudo la barra del timone fuori bordo.
Da quando, un paio di mesi prima, aveva acquistato, da un pescatore andato in pensione, la piccola barca di legno con motore fuoribordo a nafta che la spingeva con dolce lentezza, dedicava tutto il suo tempo libero a questo natante e la sua somma felicità consisteva nel prendere il largo per poi tuffarsi sotto le onde.
Il vederlo godere così intensamente mi ripagava della sofferenza che provavo a galleggiare sugli abissi.
Fortunatamente la faglia che separa la terraferma da Favignana è stretta e dopo dieci minuti di navigazione la rocciosa piattaforma dell’isola apparve sotto le verdi acque terse, e ciò mi rese più tranquillo.
Arrivati a destinazione, Gaspare indossò l’armamentario subacqueo e prima di sparire negli anfratti di Poseidone, mi raccomandò di seguire, utilizzando i remi, il palloncino che avrebbe segnalato la sua posizione.
La prima mezzoretta eseguii con solerzia il compito affidatomi, ma poi mi stancai di quel continuo zigzag nello stesso fazzoletto marino e mi autoconvinsi che, pur stando fermo, avrei potuto mantenere sotto controllo il rosso galleggiante che di tanto in tanto scivolava sull’acqua, disegnando traiettorie imprevedibili. Così mi distesi sulla tavola di prua in modo da poter osservare comodamente la sfera segnaletica e l’orizzonte che mi circondava.
Il sole morente sfiorava con fasci di luce rossastra l’immensa distesa d’acqua che in lontananza si confondeva con la spiaggia senza scogli. Dal mio punto di osservazione era visibile tutta la linea costiera che va da Trapani a Marsala: a nord distinguevo il monte Erice incappucciato in quel momento da bianche nuvole peregrine che non lasciavano intravedere il paese abbarbicato sulla cima, attorno al castello medioevale. Ai piedi del monte i nuovi palazzi della città di Trapani mi fecero pensare ai giganti del mitico assalto all’Olimpo. Spostando lo sguardo verso sud intravidi, piatti all’orizzonte, i bacini delle numerose saline che caratterizzavano, con i loro antichi mulini a vento, quelle coste fino allo Stagnone – la laguna splendida e suggestiva che custodisce al suo centro, come perla in un’ostrica, l’isola di Mozia, adesso disabitata ma fervente di vita nel periodo punico, come testimoniano i ruderi di cui è disseminata.
Spingendo lo sguardo oltre lo Stagnone, oltre la campagna verde della pianura costiera, fino alla strada provinciale, sul declivio della sciara che saliva dolcemente per lungo tratto, distinsi la contrada dove ero nato e cresciuto e della quale conoscevo tutti gli angoli e  le storie dei suoi abitanti, Amavenera: da essa si fugge, peccando di superbia, e vi si torna sempre con pensiero nostalgico. 

2 commenti:

  1. IN BARCA NEL PARADISO TERRESTRE - Meetale Contest DICEMBRE 2015
    Mercoledì 23/12 ore 19.00
    La descrizione dei luoghi della mia giovinezza sta avendo successo; vedi
    http://www.meetale.com/tale/in-barca-nel-paradiso-terrestre/14505141393280
    oppure sicilitudine-blog.blogspot.com

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  2. Una pagina che pare un acquerello, delicato e ricco di poesia. Una lettura scorrevole che arricchisce l'animo.

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