I Proverbi di Ciccio spiegati da lui medesimo.
‘A pècura chi
fa mmè, pèrdi ‘u vuccùni.
La pecora che fa mè, perde
il boccone.
La pecora che bela, perde il
boccone d’erba.
Chi chiacchiera, non mangia.
A proposito di questo proverbio si racconta il
seguente aneddoto.
Quando si andava a mietere il frumento o a
vendemmiare, gli operai mangiavano, tutti assieme, nello stesso contenitore.
Uno di loro era così ingordo da impedire ai
compagni di saziarsi. Quest’ultimi per farlo mangiare di meno, un giorno gli
chiesero: “Come è morta tua suocera?”
L’espediente
funzionò: mentre l’ingordo raccontava della malattia e della morte della
congiunta, gli altri operai divorarono tutto quanto, lasciandolo senza
mangiare.
L’indomani pensarono bene di adottare la tattica
del giorno prima, ma l’ingordo, fattosi furbo, alla domanda di come fosse morta
la suocera, rispose: “Di ‘nsùbbitu! ” (All’improvviso) e cominciò a ingozzarsi, con tale voracità da lasciare gli
altri a digiuno.
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