POESIE IN AVANGUARDIA: NANNI BALESTRINI (Scrittore
italiano (n. Milano 1935); esponente di rilievo della neoavanguardia (gruppo dei
poeti "Novissimi"; "Gruppo 63") distintosi per
uno sperimentalismo spinto fino all'adozione di tecniche sempre riconducibili
al collage e a una diffusa intuizione circa l'incidenza del caso sul fare
poetico. Con lo stesso spirito, B. è stato animatore culturale, curatore di
antologie, portavoce del dissenso politico).
TITOLO: Frammenti del sasso appeso (1963)
I soldati faceva la guerra oppure
……..per fare più in fretta
involontario e continuo facevano a grande altezza
……….vista da fuori facevano in costume
tuttavia……………………………sale fumo
……………sopravvivendo è stato convenuto
un altro di troppo a meno che si sedette per terra
……………………(visto sempre dal sasso)
senza far nomi, si nutrono soprattutto, non nominando
i fatti
(mentre……………..i problemi si risolvono
era sceso per asciugare………l’occhio rarefatto
la macchina)…….non già fornendo nuovi dati
………razzi, frange…………….sul muro strisce albe
e notti variano per pochi segni crepuscolare!
………………………………….o il telefono tace,
(I Novissimi, Poesie per gli anni ’60, Einaudi, Torino,
1965)
Una spiegazione s’impone:
I poeti della Neoavanguardia, attraverso la
scardinamento delle strutture sintattiche, la trasgressione linguistica, la
desemantizzazione della parola, vogliono rappresentare il caos della realtà e
la impossibilità della comunicazione.
La poesia di Balestrini non chiede di essere compresa.
Infatti le parore sembrano essere state accostate a caso per sottolineare l’impossibilità
di una comunicazione razionale.
La bellezza della poesia va cercata nella forma, non
nel contenuto.
Da notare la possibilità di una doppia lettura non
lineare ma verticale, e anche saltando da un verso all’altro, e cogliendo
alcune parole di un verso e altre da quello successivo ( vedi vv 10 e 11). Infine
la virgola finale è messa lì senza che abbia alcun significato.
Spero di essere stato esauriente.
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