venerdì 8 gennaio 2016


BARZELLETTE DI CICCIO (tali e quali)

MANICOMIO
Un automobilista percorre una strada in salita: alla sua sinistra il muro di un manicomio (quando ancora esistevano), a destra una scarpata alquanto ripida.
Fora una gomma, spegne il motore, tira il freno a mano, scende ed apre il portabagagli; estrae la ruota di ricambio ed il cric.
Pone una grossa pietra sotto la ruota posteriore, inserisce il cric sotto la carrozzeria, toglie il coperchio della ruota, allenta i quattro bulloni e comincia ad azionare il cric.
Quando l’auto è alzata, svita definitivamente i quattro bulloni e li mette dentro il coperchio della ruota.
Prende la ruota di scorta e mentre si avvicina all’auto urta il coperchio e i bulloni con tutto il coperchio volano nella scarpata.
Si mette ad urlare ed imprecare contro la malasorte e dice: “Come farò adesso a tornare a casa?” (allora non esistevano i telefonini e la zona era a diversi chilometri dal centro abitato).
Un matto che era affacciato da una finestra del manicomio lo chiama e gli dice: “Signore, mi scusi, perché si dispera? Sviti un bullone per ogni ruota e monti la ruota di scorta con tre bulloni … l’auto con tutte le quattro ruote potrà continuare ad andare, ma deve camminare a velocità molto bassa”.
“Ma come? Io che sono normale non sapevo come fare e lei che è rinchiuso lì dentro ha trovato la soluzione?”
E il pazzo risponde:
“Certo, signore, io sono soltanto pazzo ma non sono scemo!”

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