COMMENTI
Bruno Sebastiani
Complimenti ad Alberto Di Girolamo per "Il treno del
successo", un dramma che potrebbe ben figurare nel catalogo pirandelliano,
specie per quella che si potrebbe chiamare..."poetica dell'eccesso".
Trovo ammirevole come i personaggi...eccedenti...si prestino a costituire degli
archetipi molto bene individuabili, personaggi resi vivi già dalle prime
battute con estrema maestria.
Fateli giocare con i libri. Si prendono così le buone abitudini.
Non fatevi fuorviare dalla scritta opera teatrale. Palcoscenico è la
vita e noi ne siamo i personaggi. E sul palcoscenico una rappresentazione ricca
di colpi di scena. Non perdetevi questa lettura! Complimenti Alberto Di
Girolamo! Ed ora non vedo l'ora di leggere il prossimo: Storie del secolo
breve. Insomma, io non sono brava con le parole, ma quest'opera mi è proprio
piaciuta!
DANIELA PANDOZZI
Alberto Di Girolamo, autore marsalese, ha scritto per anni solo per gli
amici che lo hanno però spinto a tuffarsi nel mondo del self-publishing, grazie
al quale ha presentato alcuni suoi lavori a un pubblico più vasto, per poi
essere “adottato” dalla Casa Editrice Le Mezzelane con la pubblicazione del suo
testo teatrale “Il treno del successo”, un dramma che narra la sofferenza
interiore di uno scrittore che insegue il successo senza riuscire a comprendere
i suoi limiti, non accettando le sconfitte.
L’opera ci presenta un gruppo di amici, scrittori e pittori,
continuamente alla ricerca di un successo che non arriva, che fa loro
dimenticare gli affetti familiari e sperperare il proprio patrimonio inseguendo
inutili chimere.
Alessandro, protagonista del dramma, si ritiene un valido scrittore e
non accetta la resa del suo amico poeta Giacomo che ha raggiunto la
consapevolezza dei suoi limiti e cerca di far ragionare l’amico. Alessandro è
convinto che prima o poi riuscirà a salire sul treno del successo ed è talmente
preso dal suo sogno che non si accorge delle vicende familiari che si snodano
intorno a lui.
La moglie Elena, per evadere da quella inutile ricerca di successo del
marito, trova conforto nell’amore di un uomo conosciuto durante i suoi viaggi a
Palermo, dove si reca per gestire tutti gli affari di cui il marito non si cura
più. Elena, con un sotterfugio, riesce a introdurre in casa il suo amante, cosa
che porterà a una situazione conflittuale con sua figlia che si innamorerà
dell’amante della madre e sarà da questi corrisposta.
Un’improvvisa notizia romperà gli equilibri familiari e metterà
Alessandro di fronte a una inaccettabile realtà che lo condurrà a una folle
reazione.
ANNAMARIA MARCONICCHIO
Giusy Del Vento
di Canosa di Puglia, Puglia ·
Appena terminato. Credevo fosse difficile leggere un copione teatrale
come un libro e invece non è stato così. Mi sono trovata a guardare i
personaggi e a vivere le loro storie seduta simbolicamente nel mio palco
laterale. In questo dramma ho sentito lo spessore di Alberto come scrittore di
teatro, anche come sceneggiatore. Capace di grandi riflessioni, e di scavare
nella psiche umana e nelle ineluttabili tragedie quotidiane, al pari di Ibsen o
Pirandello. Non sono una dai complimenti facili anzi ma questo lavoro li merita
davvero. Bravo Alberto Di Girolamo non deludi mai.
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